La bassa volatilità del portafoglio Italia e la sua diversificazione si fanno sentire proprio quando il mercato inizia a mostrare nervosismo.
Veniamo quindi subito ai numeri: il FTSE-MIB ha perso il -1,68% andando a 21587 punti. Molto meglio invece è andato il Portafoglio Italia che con un -0,16%, tiene sostanzialmente la posizione (cosa non banale in queste situazioni). Si allarga ancora di più la performance da inizio anno: +0,58% contro un -7,86% del FTSE-MIB.
Dicevamo, bassa volatilità, ma anche diversificazione: infatti abbiamo assistito ad un ribasso (secondo noi immotivato) di un -5,53% di Poste Italiane, in fondo dopo aver presentato una semestrale con un utile netto in aumento di “solo” il +44% cosa vi sareste aspettati? Al di là delle facili ironie, seppur i ricavi sono in leggerissimo calo, più che altro sembra che la “paranoia” dello spread faccia vendere tutto ciò che assomigli ad un finanziario.
Questa brutta performance è stata però compensata da quella ottima di De’ Longhi, titolo dimenticato negli ultime tempi, che mette a segno un ottimo +15%, in questo caso invece la semestrale sembra sia piaciuta al mercato.
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