I dieci titoli italiani su cui ho puntato

Dopo una settimana di pausa rieccoci qui. Come ogni inizio mese facciamo il punto sul portafoglio Italia. L’ultimo mese è stato sicuramente positivo per tutti gli indici azionari e soprattutto per quello italiano, vecchietti versi anche troppo positivo Infatti tassi di crescita così alti in così breve tempo sono difficilmente sostenibili sul lungo termine. La regione principale di tale ottimismo risiede nella aspettative del mercato in una politica più accomodante da parte delle banche centrali in primis della Fed, o meglio più che puliti che accomodanti si aspettano quantomeno politiche meno restrittive. Le due settimane a venire saranno di chi vive nel comprendere se cari aspettative saranno poi oggettivamente confermate o se le politiche monetarie continueranno il loro carattere estremamente “hawkish”. Nel frattempo non chiesta che goderci il momento ed approfittarne.

Per quanto riguarda il portafoglio Italia ci sono diverse buone notizie e una forse leggermente sotto le aspettative, per lo meno le mie.

Nell’ultimo mese il portafoglio Italia ha messo a Segno un rialzo delle 10% contro uno scarso 9% del FTSE Mib andando così a recuperare ulteriormente il gatto che si era creato a metà anno come si evince dalla figura qui sotto:

Da inizio anno il portafoglio Italia ha perso quindi il 9,17% contro il 9.01% del Ftse Mib, certo quest’anno non è finora riuscito a battere l’indice ma le due prestazioni sono veramente similari e non escludo che da qui al 31 dicembre le cose si ribaltino. Il maggior contributo dell’ultimo recupero sono stati qui titoli che durante l’anno invece sono stati maggiormente penalizzati e mi riferisco In particolare ad Unieuro ed Enel. Come si evince dalla tabella sotto riportata il titolo migliore è stato Eni e ricordo che esso è entrato a seguito di una rotazione che tra l’altro ci ha impedito di perdere un sacco di soldi su Telecom Italia, segue a stretto giro Bayer e poi Terna:

Va poi anche sottolineato che, è inutile girarci intorno, i due eventi principali di quest’anno, ossia, la guerra in Ucraina ed il repentino rialzo dei tassi, hanno costituito due elementi statistici veramente particolari che avrebbero potuto mettere in seria difficoltà un algoritmo che si basa sulla storia pregressa e sulle correlazioni tra titoli. A metà anno questo è avvenuto sicuramente in maniera preponderante e poi pian piano le anomalie statistiche si sono inevitabilmente assorbite ed hanno riportato le performance delle portafoglio Italia in linea con quelle dell’indice principale. Diciamo anche che per chi fosse entrato a metà anno nel portafoglio Italia avrebbe fatto un sacco di soldi.

Rimane poi l’evidente sovra performance se si guarda al lungo periodo come riportato dalla grafico qui sotto:

Dall’inizio del 2018 il portafoglio Italia è in positivo del 19% mentre il FTSE Mib lo è del 5,09%.

Veniamo ora all’aspetto leggermente sotto le aspettative ossia il dividendo complessivo: Quest’anno il dividendo si attesterà al 5.84% mentre il nostro target era quantomeno sopra il 6%. Certo non è che sia una grandissima differenza, più psicologica che non reale, però parte gli questa sottoperformance in termini di dividendi è anche dovuta a un calcolo non perfettamente colletto: Enel stacca il primo dividendo la terza settimana di gennaio, poiché il nostro portafoglio Italia inizia circa in quella data l’algoritmo ha considerato tre dividermi invece che due e dal punto di vista contabile questo non è molto corretto. Ti ho non toglie che vuoi possiate tranquillamente tenervi Enel fino al 23 gennaio e raggiungerete così un rendimento da dividendo del circa 6,3%, per quanto mi riguarda Naturalmente la rendita dovuta ai dividermi per quest’anno sarà comunque pari al 5,84%.

Per essere ancora più precisi quest’anno il primo dividendo da parte di Enel è stato staccato il 24 gennaio mentre nel 2023 lo stacco avverrà il 23 gennaio, poiché l’algoritmo considera un range temporale di un anno il dividendo del 24 gennaio 2022 ed il dividendo del 23 gennaio 2023 sono stati considerati all’interno dei 12 mesi di vita del portafoglio Italia.

Spero abbiate notato come faccio sempre tutto nella massima trasparenza anche quando le cose non vanno come prospettato, per quanto lo scarto sia tutto sommato minimo.

A questo punto non mi resta che darvi appuntamento alla prossima settimana per altre opportunità di mercato.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

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Ottimo recupero del Portafoglio Italia

Torniamo alle consuetudini e quindi, essendo all’inizio del mese, analizziamo il portafoglio Italia. Abbiamo avuto indubbiamente tre settimane di recupero che però analizzate giorno per giorno non hanno sicuramente dato quel trend lineare tipico dei mercati toro. Benché la natività non sia sicuramente tra le più alte in questo periodo, va anche tenuto a mente qualche episodio che la dicono lunga sulla fase attuale di mercato. Ad esempio prendiamo la conferenza stampa di Powell, prima è stato rilasciato un comunicato stampa in cui si faceva intravedere un rallentamento della politica restrittiva, dopodiché le risposte dello stesso Powell alla conferenza stampa hanno, se possibile, ancora più inasprito le prospettive monetarie. In poche decine di minuti i mercati americani sono passati da territorio positivo a un meno 3 % del NASDAQ. Analoga si è verificata anche sul mercato dei cambi: Ad esempio sul cambio AUDUSD avevo aperto da un paio di giorni una posizione short che ho dovuto chiudere con uno stop loss anche se pochi minuti dopo il cambio ha addirittura accelerato verso la direzione ribassista.

Questo giusto per puntualizzare che in casi di alta volatilità addirittura intraday c’è poco da fare se non proteggersi con stop loss.

Ma torniamo ora più nello specifico del portafoglio Italia e quindi anche dell’andamento del Ftse Mib. Per chi ancora non lo conoscesse riporto brevemente cosa sia il portafoglio Italia e quali scopi si prefigge:

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Aggiornamento sui 10 titoli italiani ad alto dividendo

Come promesso la settimana scorsa ecco L’aggiornamento del portafoglio Italia. Senza girarci tanto attorno diciamo che prestazioni quest’anno non sono state sicuramente delle migliori. Il motivo principale di ciò è sicuramente il contesto non favorevole di tutti i mercati azionari, ivi incluso quello italiano, dovuto principalmente sia al contesto geopolitico che politiche monetarie restrittive delle banche centrali e di cui abbiamo diffusamente parlato molti altri post. Naturalmente ciò non deve essere una scusa, infatti si può sempre migliorare a prescindere dalle condizioni esterne.

Per chi ancora non lo conoscesse ripetiamo brevemente cosa sia il Portafoglio Italia:

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Aggiornamento Portafoglio Italia

Veloce aggiornamento settimanale: sia il nostro Portafoglio Italia che il FTSE-MIB ritracciano su livelli più bassi. In particolare il Portafoglio Italia è stato appesantito da Telecom Italia Risparmio, mentre è stato buono il recupero di Unieuro. A livello settimanale le performance sono state di un -1,03% contro un -0,16%, mentre la differenza rimane importante ed evidente da inizio anno: -0,68% contro -6,56% !

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

Aggiornamento Portafoglio Italia: continua la volatilità

Continua la debolezza del FTSE-MIB che chiudendo in quota 21626 punti mette a segno un -1,20%. Debole anche il nostro Portafoglio Italia che fa -1,79% penalizzato soprattutto dalla brutta performance di Unieuro, come riportato qui. A livello complessivo il Portafoglio Italia è ancora di gran lunga migliore all’indice FTSE-MIB: infatti dopo 6 mesi siamo a -1,84%, performance di tutto rispetto se pensate a che livelli di volatilità è stato sottoposto l’indice FTSE-MIB che infatti si trova sotto di un pesante -7,70%.

Approfittiamo di questo spazio per anticipare che, poiché la settimana scorsa sono scaduti vari certificati da noi analizzati, nel prossimo post faremo il punto della situazione in merito (largamente positivo comunque).

Inoltre analizzeremo anche il certificato su Prysmian, segnalato qualche settimana fa, che purtroppo ha toccato la barriera. La forte discesa del titolo appartiene a quei fenomeni di “cigni neri” che capitano nel mercato e che ha colto di sorpresa anche noi. Naturalmente, non ci stancheremo mai di dirlo, la diversificazione è l’unica vera strategia che ci mette al riparo da questi evento.

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Aggiornamento Portafoglio Italia: un primo rimbalzo

Dopo chiunque settimane di ribasso si è verificato un primo rimbalzo la cui consistenza sarà tutta da verificare nelle prossime settimane.

Il FTSE-MIB recupera quota recupera i 22000 punti mettendo a segno un +3,9%. La bassa volatilità del nostro Portafoglio Italia si fa sentire anche nelle fasi di recupero con un +2,1%. Ancora largamente positiva la performance del Portafoglio Italia con un -1,1% contro un ancora pesante -5,9% del FTSE-MIB.

Questa settimana Unieuro ha staccato un dividendo di un 1€ per azione, con un dividend yeild pari al 6,94% sui nostri prezzi di carico. Da questa Continua a leggere…

Portafoglio Italia: di record in record

A costo di essere noiosi anche questa settimana ottime notizie per il nostro Portafoglio Italia che segna nuovi record. Siamo quindi sintetici: il Portafoglio Italia 2018 fa un +1,83% contro un +1,78% per il FTSE-MIB e soprattutto le performance dall’inizio sono un +9,2% per il Portafoglio Italia contro un 3,95% del FTSE-MIB.

Chi ha avuto il coraggio di seguirci fin dall’inizio sicuramente oggi sì è tolto qualche soddisfazione, soprattutto per quei titoli come Telecom Italia Risparmio ed Unieuro che durante l’anno hanno visto momenti difficili e che poi il mercato ha improvvisamente riscoperto (ne abbiamo parlato diffusamente su questo sito).

Nel mese appena iniziato si staccheranno diversi dividendi e, anche secondo il detto “Sell in May and go away”, ci aspettiamo uno storno dei mercati. Il nostro portafoglio dovrebbe esporre una maggiore “resilienza” rispetto all’indice italiano proprio in virtù della selezione di titoli a minore volatilità.

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Portafoglio Italia: altre ottime notizie e nuovi record

Ancora buone notizie dal nostro Portafoglio Italia 2018. La settimana si è chiusa con un bel +1,27% contro un +0,42% del FTSE-MIB, insomma abbiamo triplicato la performance dell’indice come verificabile qui. Anche le performance dall’inizio son di tutto rispetto con un +7,24% contro un 2,13% dell’indice.

Questa settimana c’è stato il preannunciato Continua a leggere…