Portafoglio Italia: ancora un passo avanti

Seconda settimana di recupero che avvicina ulteriormente il Portafoglio Italia al punto di pareggio essendo arrivato a -1,99% contro un ancora pesante -10,86% del FTSE-MIB. Questa settimana è stata caratterizzata da un recupero generalizzato dei titoli bancari in generale che hanno fatto recuperare un +2,14%. Essendo il nostro Portafoglio Italia meno pesato sui bancari (scelta che ha pagato finora), il recupero si è limitato ad un +1,07%.

Approfittiamo per dare una notizia riguardo lo scorso post Un certificato che è una fenice: lo strike di ENI è stato aggiornato a 15,986€ abbassando così la barriera a 11,19€.

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Un certificato che è una fenice

Come anticipato la settimana precedentemente, presentiamo oggi un certificate un po’ diverso da quelli finora analizzati in questo blog. Tale certificato ci ha molto ben impressionato sia per come vengono stabilite le barriere sia per la remunerazione che offre. Infatti possiamo affermare che il rendimento offerto è tra i migliori se paragonato con prodotti simili. Ultimo ed ulteriore aspetto a suo favore è che i tre sottostanti sono tutti titoli presenti nel nostro Portafoglio Italia 2018, quindi azioni su cui abbiamo Continua a leggere…

Portafoglio Italia: primi segni di recupero

Questa settimana sembra che il FTSE-MIB abbia ripreso fiato mettendo a segno un +0,88%. Meglio ha fatto il nostro Portafoglio Italia con +1,18%. Il recupero dei prezzi sui titoli di stata ha permesso il rimbalzo di azioni come Intesa San Paolo e Poste Italiane. Riteniamo che questi due titoli, nel medio-lungo termine, siano ancora fortemente sottovalutati.

Analizzando le performance dall’inizio si nota come si allarghi ulteriormente la differenza tra il Portafoglio Italia ed il FTSE-MIB: -3,03% vs -12,72%.

Vi anticipiamo che nel prossimo post presenteremo un certificate un po’ (non molto) diverso da quelli visti finora e che abbiamo acquistato la scorsa settimana. Altra cosa interessante di questo certificate è che ha come sottostante tre titoli presenti nel nostro Portafoglio Italia.

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Un torta nuziale molto speciale

L’impiego dell’energia elettrica in nuove tecnologie come l’auto elettrica o le smart grid è sicuramente tra quelli più interessanti e promettenti. Come ogni promessa futura è necessario investire con strumenti che da un lato permettano di seguire tale trend, ma dall’altro ci proteggano da eventi contrari che nel breve termine avvengono spesso.

Lo strumento che abbiamo selezionato è un certificate che ha tre sottostanti che lavorano materie prime che vengono largamente impiegate in dispositivi elettrici come rame, cadmio etc.

Presentiamo prima le tre aziende in questione, poi approfondiremo la struttura del certificate. Continua a leggere…

Portafoglio Italia ed alcune novità

Dopo due settimane pesanti l’indice FTSE-MIB prova un timido rimbalzo facendo un +1,6%. Il nostro Portafoglio Italia, che nelle scorse settimane ha contenuto le perdite, rimbalza anche esso con un +1,23% (la minore volatilità si sente in entrambi i versi). I risultati della nostra strategia di possono apprezzare se si considerano le performance da inizio anno: infatti a fronte di una perdita importante del -11,47% contro un -1,42% del nostro Portafoglio Italia. In ultima analisi, dopo tutto quello che è successo in questi otto mesi, la nostra “distanza” dal punto di pareggio è praticamente poco più della volatilità di una normale settimana di contrattazione.

Concludiamo con due comunicazioni.

La prima è che dalla settimana prossima ricominceremo a monitorare i certificate ed abbiamo già messo gli occhi su un certificate fatto a torta nuziale composto da materie prime (non siamo impazziti… lo scoprirete nel prossimo post).

La seconda è che stiamo pensando di elaborare un portafoglio di certificate un po’ sulla falsa riga di quanto fatto per il Portafoglio Italia, ci piacerebbe quindi conoscere la vostra opinione in merito: vi invitiamo a lasciare un commento di seguito dove esprimere cosa ne pensiate.

Portafoglio Italia: conversione Intesa Sanpaolo Risparmio e turbolenze

Dopo la pausa di ferragosto torniamo a monitorare l’andamento del FTSE-MIB e del Portafoglio Italia. Al solito il mese di Agosto si è rivelato problematico, forse quest’anno più degli altro. La questione della Turchia, la persistente incertezza della politica economica d’autunno dell’attuale governo italiano e, come se non bastasse, il crollo del ponte Morandi che ha messo sotto pressione il titolo Atlantia, hanno contribuito a queste due ultime pessime settimane. Infatti il FTSE-MIB ha fatto segnare un -2,30% e -3,21%, insomma un circa -5,5% in due settimane. Il nostro Portafoglio Italia riesce nuovamente a difendersi ed a ridurre notevolmente i danni con un -1,57% e -1,64%, circa un – 3,3% in due settimane.

La situazione per il FTSE-MIB si fa ancora più pesante se la si guarda dall’inizio: -12,86% contro un recuperabilissimo -2,62% del Portafoglio Italia. In questo caso riteniamo che più delle percentuali siano evidenti i grafici, perciò ne riportiamo uno esplicativo di seguito:

Vedete come il Portafoglio Italia, anche nei momenti di difficoltà, si tenga comunque sempre al ridosso della linea rossa che rappresenta il punto di pareggio? Vedete come il gap tra il Portafoglio Italia e l’indice FTSE-MIB si stia progressivamente allargando?

Anche in termini di volatilità il Portafoglio Italia sta rispettando ciò che ci eravamo prefissati:

la varianza del portafoglio Italia è di 9.30408085938, mentre quella del FTSE-MIB è di 16.24481001.

Segnaliamo anche che le Intesa Sanpaolo Risparmio sono state convertite in ordinarie con un rapporto di 1,04. Per tale motivo, d’ora in poi, troverete su questa tabella sia il valore delle Intesa Sanpaolo Risparmio azzerato sia una nuova riga con le Intesa Sanpaolo (ordinarie) convertite con un prezzo di carico pari a 0.

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Portafoglio Italia: un esempio di resilienza

La bassa volatilità del portafoglio Italia e la sua diversificazione si fanno sentire proprio quando il mercato inizia a mostrare nervosismo.

Veniamo quindi subito ai numeri: il FTSE-MIB ha perso il -1,68% andando a 21587 punti. Molto meglio invece è andato il Portafoglio Italia che con un -0,16%, tiene sostanzialmente la posizione (cosa non banale in queste situazioni). Si allarga ancora di più la performance da inizio anno: +0,58% contro un -7,86% del FTSE-MIB.

Dicevamo, bassa volatilità, ma anche diversificazione: infatti abbiamo assistito ad un ribasso (secondo noi immotivato) di un -5,53% di Poste Italiane, in fondo dopo aver presentato una semestrale con un utile netto in aumento di “solo” il +44% cosa vi sareste aspettati? Al di là delle facili ironie, seppur i ricavi sono in leggerissimo calo, più che altro sembra che la “paranoia” dello spread faccia vendere tutto ciò che assomigli ad un finanziario.

Questa brutta performance è stata però compensata da quella ottima di De’ Longhi, titolo dimenticato negli ultime tempi, che mette a segno un ottimo +15%, in questo caso invece la semestrale sembra sia piaciuta al mercato.

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Portafoglio Italia: la perseveranza e la lungimiranza pagano

La settimana appena conclusa si potrebbe sintetizzare con: “lungimiranza e perseveranza alla fine pagano”. Vediamo infatti cos’è accaduto: il FTSE-MIB si è attestato a quota 21955 punti, in rialzo dello 0,74%, ma ben maggiore è stata la performance del Portafoglio Italia con un +2,24% che riporta già il nostro portafoglio sopra la parità con un +0,74%. Tale performance spicca ancor di più se la si paragona al FTSE-MIB che è ancora sotto di -6,29%.

Dicevamo, lungimiranza e perseveranza: il mercato ha riscoperto improvvisamente alcuni titoli su cui abbiamo puntato da tempo. Azimut è stato un caso emblematico, i dati trimestrali hanno battuto le attese ed il titolo ha fatto un +6,80%. Da incorniciare il commento del presidente di Azimut, Pietro Giuliano: “Lascio alla fantasia e/o alla malevolenza degli ‘operatori di mercato’, la spiegazione del perché il nostro utile netto è superiore del 50% di quello previsto dal consenso”.

Ottimo anche l’andamento di Telecom Italia Risparmio (8,86%) ed Intesa Sanpaolo Risparmio (4,46%).

Insomma chi ha avuto la costanza di seguirci fin dall’inizio sta sicuramente raccogliendo i frutti!

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Il lusso dal 15% annuo

Le vacanze estive si avvicinano (alcuni di voi già lo saranno) ed i mercati solitamente aumentano la loro volatilità, anche solo per il fatto che i volumi in questo periodi si fanno più sottili. In quest’ottica proponiamo un certificato di medio termine che ci dovrebbe permettere di andare in vacanza più tranquilli.

Prima di affrontare tale argomento, ci sembra doveroso fare un accenno alla situazione di FCA, soprattutto in relazione al nostro recente post.

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