Le prime informazioni un po’ più precise riguardo la nota d’aggiornamento non ha sicuramente migliorato la situazione del FTSE-MIB che, complice una debolezza dei principali listini mondiali delle ultime sedute, ha fatto un ulteriore -1,77%. Al solito in questo scenario il nostro Portafoglio Italia limita i danni con un -1,48%. Questo limitare i danni nei momenti di ribassi e sovraperfomare nei rialzi è proprio ciò che nel lungo termine determina la differenza con il FTSE-MIB: -13,16% dell’indice contro -3,9% del Portafoglio Italia.
I titoli che hanno fatto la differenza questa settimana sono state ENI, che ha recentemente confermato la commerciabilità di un giacimento in Norvegia, ed Azimut. Ancora debole invece Intesa Sanpaolo che, in quanto bancario, è il più soggetto alle attuali turbolenze. Nelle prossime settimane sarà fondamentale il giudizio delle agenzie di rating che, se non ci saranno grosse novità, sarà con tutta probabilità un downgrade.
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