Ciao a tutti, purtroppo questa settimana non sono riuscito a trovare il tempo per preparare come si deve l’articolo che avevo previsto per oggi. Vi posso però anticipare che ho “in canna” due prodotti veramente particolari, il primo dei quali non avevo mai visto prima :un’obbligazione che sembra un top bonus.
Questa settimana si è verificata la rottura del canale laterale del FTSE MIB che da diverse settimane si era andato a configurare. Anche in questo blog avevamo seguito questa figura tecnica dicendo che una rottura in un verso o nell’altro avrebbe determinato il corso delle sedute successive. In questo caso abbiamo in effetti ha assistito ad un caso da manuale: Alla rottura del canale superiore di cognizione su base giornaliera i prezzi si sono mantenuti al di sopra di tale livello trasformando così quello che era una resistenza in un supporto. Tale dinamica può essere poi difficilmente rilevata nei grafico sottostante:
Ancora maggiore è
la forza dimostrata dall’indice NASDAQ che ha fatto registrare i suoi
massimi storici andando in inequivocabilmente ad invalidare un timido
finale di debolezza manifestato nelle sedute precedenti. Anche questa
configurazione è facilmente deducibile dal grafico sottostante:
Fin qui l’analisi
tecnica parla chiaro e in questo caso non lascia spazio ad
interpretazioni diverse.
Altra prospettiva
invece è quella che proviene dall’analisi fondamentale. Molti titoli
azionari, soprattutto quelli americani, presentano dei multipli P/E
estremamente elevati soprattutto in considerazione del fatto che il
mercato obbligazionario offre delle alternative più che valide con
questi tassi di interesse. Prima o poi questa anomalia dovrà essere
riservata o con un brusco abbassamento di tasti di interesse o con
una riduzione dei prezzi delle azioni (non è neanche escluso che i
due fenomeni si presentino contemporaneamente!).
È proprio sulla
scia di questa incertezza che propongo il seguente che certificato
che il quarto e ultimo della selezione che dovrebbe essere tenuta per
tutto l’anno:
Tipo: Fixed
Cash Collect Airbag
ISIN:
IT0006761578
Sottostante:
Banco BPM / Societe Generale / Unicredit / Deutschebank
Scadenza:
11/01/2029
Cedola: 0,584
Mensile 7% Annuo
Barriera:
2.3975€ / 11,7675€ / 12.8075€ / 6,1€
Cerchiamo di mettere
in fila tutte le caratteristiche di questo certificate che secondo me
è veramente ottimo:
Flusso di premi incondizionati: Il
certificato offre un flusso di premi mensili garantiti dello 0,584%
(7% annuo) fino a scadenza (gennaio 2029), indipendentemente dalla
performance dei sottostanti.
Possibilità di rimborso
anticipato: A partire da gennaio 2025, il certificato può
essere rimborsato anticipatamente al valore nominale (1.000 euro) se
tutti i titoli del basket si trovano al di sopra del 100% degli
strike price.
Effetto Airbag:
Il premio di emissione scontato (960 euro) offre un ulteriore
livello di protezione, pari a circa il 35% del valore nominale.
Rendimento potenziale:
Il rendimento potenziale annuo, considerando appunto che è
attualmente acquistabile a 965€, è stimato intorno all’8,2% in
caso di lateralità del mercato e fino al -45% del peggiore dei
sottostanti.
Protezione del capitale: La struttura del
certificato offre un’elevata protezione del capitale, con un
rendimento negativo limitato al -4% circa anche in caso di un calo
del 70% di uno dei sottostanti.
Ora l’unica cosa che
si potrebbe optare è che per questi quattro certificati si era posto
un obiettivo di guadagno a doppia cifra. Questo naturalmente è vero
ma bisogna avere una prospettiva globale: il certificato appena
presentato ha una resilienza che quasi nessun altro ha, ma
soprattutto l’obiettivo del guadagno deve essere visto
complessivamente nel portafoglio. Mi spiego meglio: Nel post
precedente ho analizzato un prodotto che offriva più del 14% annuo,
se lo mediamo con quest’altro rendimento siamo comunque
abbondantemente sopra il 10% di guadagno complessivo (11.5%) ma con
un profilo di rischio sicuramente inferiore a quello che avremmo
ottenuto con un unico certificato che avrebbe offerto un analogo
rendimento.
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog,
questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì
un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i
dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro
che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di
fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un
like se l’articolo è di vostro gradimento.
Vi ricordo che chiunque voglia essere tempestivamente informato sulle
novità pubblicate dal blog può iscriversi alla mailing list qui a
destra. Inoltre tenete presente che l’iscrizione è portata a termine
solo se viene confermata dopo aver cliccato sul link che vi verrà
spedito a seguito dell’immissione della vostra email alla mailing
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Riprendiamo da dove
avevamo lasciato la scorsa settimana. Partiamo dall’indice FTSE MIB,
il corridoio individuato precedentemente ha confermato la propria
validità al centesimo come potete osservare anche voi dal grafico
sottostante:
Appena è stata toccata la resistenza individuata dall’estremo superiore del canale l’indice ha ritracciato con la candela rossa dell’ultima seduta. Naturalmente non vi faccio le analisi a fatti già avvenuti, ma potete verificare voi stessi quanto detto nello scorso post.
Per quanto riguarda
l’indice NASDAQ avevo detto che la situazione era un po’ più
complessa e che fosse necessario attendere la conferma del minimo
decrescente sull’oscillatore stocastico. In effetti nella giornata
successiva abbiamo assistito ad un ribasso nell’indice stesso ma tra
la seduta di giovedì e quella di venerdì l’indice ha nuovamente
riacquistato forza come si evince dal grafico sottostante:
Con questo movimento
il massimo dell’oscillatore stocastico è sostanzialmente in linea
con quello precedente quindi si può affermare che il pattern
ipotizzato non si è verificato. Con altrettanta sicurezza però va
notato che la salita dell’indice NASDAQ si è interrotta proprio sui
massimi precedenti, sarà quindi estremamente importante verificare
nelle prossime sedute tali massimi verranno rotti oppure assisteremo
ad un ripiegamento.
Forza questa
analisi, presentiamo quindi il terzo dei quattro certificati che ho
individuato da mettere nel mio portafoglio per tutto il 2024:
Alza la settimana di perfetta congestione laterale per l’indice
italiano che sembra non volere rompe il corridoio formato da qualche
settimana a questa parte. Riporto nel grafico sottostante le due
linee che determinano in maniera veramente evidente i due estremi di
questo corridoio. Probabilmente una rottura con chiusura settimanale
determinerà la futura direzione del mercato in un verso o
nell’altro, fino ad allora meglio attendere:
Diversa invece è la situazione per l’indice NASDAQ che fino ad oggi
ha sicuramente mostrato maggiore forza dell’indice italiano. Nelle
ultime sedute però sembra che le cose stiano cambiando e per notarlo
bisogna osservare il grafico sottostante:
Quella che si sta configurando è solitamente definita come una
divergenza rialzista. Questa accade quando in corrispondenza di due
massimi crescenti l’oscillatore stocastico presenta due massimi
decrescenti. I due segmenti blu tracciati rispettivamente nel grafico
dei prezzi e nell’oscillatore evidenziano questa situazione. Va anche
sottolineato però che lo stesso oscillatore ha ancora concluso il
suo ciclo, ossia non abbiamo ancora avuto l’incrocio delle due linee
verso il basso, sono in quel momento potremmo avere una
configurazione più precisa. Per adesso ci possiamo dedicare nel dire
che la spinta rialzista ha sicuramente perso parte della sua forza,
se questo si tradurrà in ribasso è ancora tutto da stabilire.
Fatta questa analisi generale sull’indice italiano e quello
tecnologico veniamo al certificato di questa settimana:
Settimana laterale per l’indice FTSE MIB che è riuscito a toccare i
30.550 punti senza però superarli.
Ritengo che nelle
prossime settimane assisteremo ancora ad una prolungata fase di
accumulo, o più probabilmente di distribuzione, che farà sì che
l’indice oscilli tra il livello appena menzionato e i 29250. Sotto
totale livello si aprirebbe uno scenario più marcatamente
ribassista. Risulta però inutile in questo momento fare previsioni
in tal senso, anche perché le variabili macroeconomiche e
geopolitiche intervallo in questo periodo sono di tale portata che
qualsiasi previsione è altamente aleatoria.
Un discorso analogo,
al netto dei livelli più o meno ampi, può essere fatto per i
maglioni indici azionari mondiali.
Io ritengo che in
questa fase di profonda incertezza si possono però sfruttare delle
occasioni che raramente vedremo poi in futuro, soprattutto se andremo
incontro ad un taglio dei tassi. Io sono dei pochi che continua a
ritenere che il mercato abbia sovrastimato il numero e l’entità del
taglio dei tassi e, per chi mi segue da un po’ già lo sa, lo
sostegno da molto tempo.
D’altro canto è
anche vero che uno scenario di un rialzo di tassi è oggettivamente
inverosimile, quindi diciamo che ci muoviamo in uno scenario in cui
vale che male i tassi di interesse rimarranno costanti o
diminuiranno.
I tassi di interesse
influenzano anche i rendimenti dei certificati, infatti fino a un
anno fa con questa volatilità era impensabile ottenere dei
rendimenti cedolari come invece se ne vedono ora.
L’idea per questa
prima parte dell’anno è quella di andarsi a costruire una parte del
portafoglio con certificati che abbiano un rendimento a doppia cifra
e che presentino delle distanze dalla barriera importante in modo da
rendere molto probabile il flusso cedolare per tutto l’anno. D’altro
canto se veramente i tassi di interesse scendessero questi rendimenti
a doppia cifra ce li dovremo scordare.
Non so voi ma un
rendimento annualizzato sopra il 10% con un grado di protezione come
quello che offre un certificato io ci metterei la firma.
Il certificato che
vi presento oggi è uno dei primi che ho individuato e il suo punto
principale di forza e la grande distanza dalla barriera.
Ci eravamo lasciati a fine anno con un mercato ben intonato seppure i
contesti macroeconomici fossero alquanto in certi. Con l’anno nuovo
mi verrebbe di affermare che le cose non sono poi cambiate tanto: è
vero gli indici azionari globali hanno in qualche seduta dato qualche
segnale di debolezza ma tutto sommato il Trend positivo non sembra
ancora essere intaccato. D’altro canto il contesto macroeconomico
economico e geopolitico si è addirittura leggermente aggravato,
poiché, gli attacchi in Mar Rosso, sotto il mero con testo
economico, potrebbero contribuire a tenere alta l’inflazione
rimandando così ulteriormente la abbassamento dei tassi di interesse
da parte delle banche centrali.
In questo periodo di vacanze la mia
operatività è stata sostanzialmente nulla. Nella giornata di
giovedì ho invece effettuato la mia prima operazione dell’anno 2024
e mi piaceva condividerla con voi in questo post. Non tratterò però
un certificato come di solito faccio, bensì direttamente un’azione e
per di più americana. L’azione in questione non ha sicuramente
bisogno di presentazioni visto che si tratta di PepsiCo.
Da tempo stavo monitorando il titolo
PepsiCo per poterlo inserire nel mio portafoglio di lungo termine. In
questo portafoglio tendo a mettere quei titoli che sono frutto di una
analisi ispiratami da Benjamin Grahaam, in particolare dal suo
famosissimo libro ” l’investitore intelligente”.
Probabilmente questo è l’ultimo post dell’anno, poi Vacanze di
Natale e Capodanno ci faranno trascorrere una meritata pausa. È
naturalmente anche tempo di bilanci e grossolanamente mi sento di
poter affermare che chi ha seguito le mie strategie durante il corso
del 2023 difficilmente si può per aumentare, complice naturalmente
anche il buon andamento dei mercati.
Certo alcuni
prodotti non sono andati come si sperava, stiamo parlando di una
piccola quantità, ma solitamente le strategie di recovery hanno poi
permesso di recuperare la situazione.
Come ha firmato la
scorsa settimana per quanto mi riguarda non effettuerò più
operazioni da qui a fine anno, proprio perché il mercato sta
recentemente esprimendo dei multipli che, quantomeno nel breve
termine, e rendendolo i prezzi delle azioni abbastanza care,
soprattutto se si considera che attualmente il mercato
obbligazionario esprime dei rendimenti di gran lunga superiore a
quelli di un paio di anni fa. In un paio di post nei mesi precedenti
mi sono proprio preoccupato di quanto fosse conveniente attualmente
aumentare la propria esposizione nel mercato obbligazionario e chi ha
seguito i miei consigli sicuramente non se ne è pentito.
Per Chi avesse un
po’ di tempo libero durante le vacanze ed è un appassionato lettore
consiglio un libro: “L’investitore intelligente” di
Benjamin Graham in cui sono proprio affrontati con intelligenza e
lungimiranza tutti gli aspetti che un investitore dovrebbe analizzare
prima di acquistare o vendere titoli obbligazionari od azionari ehi
come dovrebbe allocare le percentuali del proprio portafoglio a
seconda delle condizioni di mercato (tanto per chiarirci non ho
nessuna convenienza economica o di altro genere affinché compriate
questo libro; è giusto un consiglio, come tutto ciò che viene
scritto in questo blog).
Concludiamo l’anno
con un certificato di cui è molto parlato nei giorni recenti su
diversi canali per un motivo molto specifico che andremo ad
analizzare. Partiamo dalla sua descrizione:
In questo post di un paio di mesi fa, preannunciavo come i tempi fossero maturi per cominciare a diminuire gradualmente la parte di liquidità nel portafoglio a favore di un rientro nel mercato. Così ho fatto in maniera graduale fino a portarmi sotto il 10% del controvalore. Naturalmente non ho eseguito tutte le operazioni in un solo giorno ma le ho distribuite più o meno in questo arco temporale. Per coloro che hanno seguito i post in questi ultimi due mesi aveva visto che mi sono mosso su tutti e tre i fronti: azionario, obbligazionario e certificati (naturalmente su questo blog riporto solo parte della mia operatività).
Con la strategia che
segue penso che terminerò momentaneamente, probabilmente fino alla
fine dell’anno, i miei ingressi sul mercato. Ciò avverrà per una
duplice regione: Il mercato negli ultimi due mesi si è mosso
vigorosamente verso l’alto (ad esempio il FTSE MIB è tornato a
toccare i 30.000 punti) punti e non è mai consigliabile, per quanto
mi riguarda, scendere sotto la soglia del 5% di liquidità se non in
momenti di mercato estremamente ribassisti e questo non è
sicuramente uno di quelli.
Come già anticipato la scorsa settimana in questo posto mi
concentrerò sulla strategia recovery finalizzata proprio a
recuperare il brusco calo del titolo Bayer avvenuto un paio di
settimane fa.
La notizia
scatenante tale ribasso penso la conosciate un po’ tutti: il
risarcimento e riconosciuto da una Corte degli Stati Uniti per
l’utilizzo del biofosfato. In poco tempo Il titolo è passato da
circa 42€ agli attuali 31€. Come si può vedere dal grafico
giornaliero sì è aperto un gap ribassista proprio all’apertura
della giornata del 20/9/2023.
In queste
istituzioni anche applicare gli stop Loss serve, ma fino a un certo:
Anche Chi avesse impostato un livello automatico avrebbe visto
chiudere la propria posizione a livelli ben inferiori di quelli
impostati.
L’altro approccio è
quello di gestire comunque attivamente la posizione cercando
soluzioni alternative. Quella che segue è una di queste:
Dopo aver per lungo tempo aumentato la liquidità in portafoglio,
come sapete anche voi, dal mese di ottobre ho iniziato a diminuirla
ed ad entrare con vari strumenti sul mercato: certificate,
obbligazioni ed azioni. I risultati sono stati complessivamente
buoni.
Per questa settimana
ho deciso di essere già sufficientemente esposto e di conseguenza
non ho alcuna strategia da consigliarvi.
Vi anticipo però
che sto elaborando una strategia per gestire la mia posizione su
Bayer visto che lo detengo sia come azione che come wrost of di un
certificate.
Come saprete tutti, la notizia che ha portato giù il titolo è stata la condanna per l’uso del glisolfato. Un drawdown del genere è sempre difficile da gestire anche con i classici stop-loss. Quindi, con il dovuto sangue freddo, sto valutando come gestire questa posizione. Per chi fosse interessato ci diamo appuntamento alla prossima settimana.