La settimana appena terminata era iniziata coerentemente con quanto pronosticato nel precedente post, ossia con un rialzo del prezzo del gas che ha inizialmente portarlo giù tutti i listini azionari. La conclusione della settimana Ammetto che mi ha colto di sorpresa facendo segnare un rally in più viso delle quotazioni proprio il giorno seguente alla notizia dell’aumento di 75 punti base dei tassi di interesse da parte della BCE. Vedremo nelle prossime sedute se tale forza persisterà o se siamo dentro ad un rimbalzo in un trend comunque discendente.
Ciò che mi preme
sottolineare è che se nei prossimi giorni il rialzo delle quotazioni
fosse dovuto notizie di un cambiamento dei rapporti di forza sul
fronte di guerra bisogna essere cauti per due importanti ragioni. La
prima è che in guerra le notizie vanno sempre prese con le pinze,
soprattutto quelle sull’inerzia delle operazioni militari poiché è
sempre difficile distinguere la notizia dalla propaganda. La seconda
è ancora più importante: Se veramente l’inerzia militare si
spostasse a favore dell’esercito ucraino significherebbe che alla
Russia non rimarrebbe altro che la guerra economica basata sulle
commodities energetiche ed alimentari andando così ulteriormente ad
aggravare la situazione dell’Europa dell’ovest quella economicamente
più avanzata, Germania in primis.
Ricordo infine che,
a differenza delle guerre fatte dagli USA (alias NATO) che si sono
svolte dall’altra parte del mondo rispetto agli stessi Stati Uniti
e che gli hanno permesso di ritirarsi senza alcuna ripercussione ogni
qualvolta la guerra stessa diventasse inutile o troppo dispendiosa,
la Russia lì è e percepisce questo conflitto come cruciale per la
propria esistenza. Pensare che la situazione si possa risolvere come
prima del 24 febbraio è una pia illusione. La storia dovrebbe
insegnare qualcosa e la guerra in Cecenia dovrebbe insegnarci che per
quanto sanguinosa e dispendiosa possa essere, se la Russia percepisce
una minaccia alla propria esistenza, va comunque avanti.
In questo contesto
io stavo (e lo sto ancora facendo) monitorando il seguente
certificate:
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