L’investimento da buon padre di famiglia

Ormai, dopo molti articoli, abbiamo visto che esistono un serie molto variegata di certificate che incontrano varie esigenze: da quelle più speculative a quelle maggiormente conservative.

Visti i segnali che arrivano dai mercati che indicano quantomeno una certa stanchezza per ulteriori rialzi e visto che i mesi estivi sono solitamente più volatili, ho scelto un prodotto che ho definito “da buon padre di famiglia”, proprio perché privilegia i margini di sicurezza a scapito del rendimento. Vediamone subito le caratteristiche:

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Le telecomunicazioni per un 8.8% annuo

Ci sarebbero molti argomenti da approfondire questa settimana, dal ritorno della volatilità alla “storica” decisione della tassa minima globale (chi mi legge da un po’ avrà colto l’ironia), ma per ragioni di tempo (libero) questi post estivi saranno più stringati del solito ed andrò subito alla presentazione del prodotto della settimana, rimandando a settembre un’analisi più generale.

Ad ogni modo proseguo la mia ricerca verso prodotti che presentino un buon potenziale profitto e che allo stesso tempo presenti un profilo di rischio ben controllato. Avrete inoltre notato come ultimamente stia cercando continuamente la diversificazione, negli ultimi post ho sempre presentato certificate con sottostanti diversi sia in termini settoriali che di sottostanti.

Anche il prodotto seguente va in questa direzione:

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Puntare sui videogames per un 8.5%

Per ragioni di tempo questa settimana andrò diretto al prodotto selezionato senza preamboli.

L’idea di fondo è nata già qualche mese fa quando notai che il mercato, a seguito del successo della campagna vaccinale, stava vendendo i titoli “stay at home” a favore di quelli più tradizionali. In particolare quelli del gaming sono stati i più penalizzati. Da parte mia ho ritenuto (e ritengo) che da adesso in poi i ragazzi (e non solo) tornassero solo a giocare con le biglie in spiaggia fosse un’idea abbastanza risibile, così ho deciso di entrare nel seguente prodotto:

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Altra posizione difensiva sull’oro per un 7% annuo

Altro rimborso altro giro mi verrebbe da dire. Il certificate in questione è Mettiamoci il paracadute e puntiamo al 16% che alla prima data utile ha già rimborsato con un margine del 12% in un po’ meno di 9 mesi, quindi se proiettato su base annua un po’ più del 16% previsto.

Sarebbe semplice, ma altrettanto sbagliato, farsi prendere da facili entusiasmi. I mercati stanno sicuramente seguendo un trend rialzista con una bassa volatilità, quindi una condizione ideale. D’altro canto i volumi si stanno sempre più assottigliando ed i multipli delle azioni sono sempre più alti.

In questa prospettiva, visto che ormai la quota di liquidità che detengo in portafoglio si aggira attorno al 20%, è anche importante che il capitale continui a lavorare. Per tenere assieme le due cose, con poca fantasia se volete, ho messo assieme tutti gli strumenti che utilizzo in ottica di protezione: oro, certificate con cedole e barriera distanti e soprattutto l’airbag.

Le caratteristiche del certificate in questione sono le seguenti:

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Tante protezioni ma più del 12% annuo

Se avete letto gli ultimi articoli saprete che il ribasso di questa settimana non mi ha sorpreso. L’oculata scelta degli ultimi prodotti è stata proprio effettuata in funzione di questo scenario. Una conferma della bontà delle ultime scelte è stato proprio il rimborso anticipato del certificate presentato in “Certificate ed ETF: un matrimonio possibile!” che, come eventualità presa in considerazione nell’articolo stesso, mi ha fatto portare a casa un 3% in un mese. Cosa ancor più importante ho nuova liquidità aggiuntiva da utilizzare in questa fase di ribasso ed aumentata volatilità senza rimanere “intrappolato” con troppo capitale investito. Ricordate sempre che la corretta gestione del capitale sta alla base di tutto.

Tale gestione prevede sia il bilanciamento delle varie componenti del portafoglio sia la valutazione del rapporto rischio / rendimento dei singoli prodotti che lo compongono.

Il certificate che segue è uno di quelli che ho personalmente messo in watchlist e su cui entrerò a breve:

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Certificate ed ETF: un matrimonio possibile!

Questa settimana presenterò un prodotto che è leggermente diverso da quelli analizzati finora, non tanto per struttura, quanto per sottostanti. A mio avviso questo certificate può essere estremamente interessante anche e soprattutto per chi ha necessità di diversificare la propria asset allocation o quella dei propri clienti.

Prima di iniziare un breve accenno al Portafoglio Italia che in questo ultimo periodo si è veramente comportato molto bene battendo il FTSE-MIB consecutivamente nelle ultime tre settimane e otto sulle ultime dieci! Ecco, per chi stesse cercando uno strumento per raggiungere l’indipendenza finanziaria dato anche i ricchi dividendi che ha staccato. Per chi volesse accedere a tale portafoglio l’indirizzo è questo.

Veniamo a questo punto al certificate della settimana e vediamone subito le caratteristiche:

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Il settore petrolifero può rendere almeno il 9% all’anno

Oggi partiamo da una bella storia. Circa tre mesi fa avevo proposto la strategia <<Il certificate che ti viene incontro con il 13% di profitto>>, stimando un 13% di profitto annuo. Le cose sono andate anche meglio proprio grazie all’opzione autocall di cui abbiamo spesso discusso che ha fatto sì che il certificate venisse rimborsato anticipatamente. Quindi calcoliamo qual è stato il profitto di questa operazione, tutto verificabile nel link citato naturalmente.

Sono entrato a 93,5€ ed ho percepito 3 cedole da 0,61€. Alla terza cedola il certificate, come detto, è stato rimborsato a 100€. Il calcolo è perciò banale:

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Oltre il 7% con Unicredit

Ve lo confesso: avrei voluto intitolare questo post “Cronaca di un disastro annunciato”, ma poi ho pensato che mi avrebbe portato un po’ off-topic rispetto ai temi del blog. Permettetemi però di esprimere un paio di valutazioni riguardo le decisione del governo Draghi, detto anche governo dei Migliori (ma migliori di chi?).

Sapete, per lo meno chi mi segue da un po’, che già dalla scorsa primavera in cui la situazione a livello di contagi e soprattutto di prevalenza, mi ero espresso preannunciando che saremmo andati incontro alla seconda ondata. Tutto questo quando dal punto di vista “umano” era veramente difficile dirlo. Così è andata però, non perché fossi dotato di qualche potere da veggente, ma semplicemente perché ogni modello matematico, anche quelli più rudimentali, convergevano verso un’unica soluzione. Ricordate quando riportai l’andamento dei contagi in Canada a seguito della Sars?

Avrete anche notato che quando ciò che avevo sostenuto si è poi puntualmente verificato non sono più tornato a sottolineare la cosa perché ormai non sarebbe stato utile a nessuno né fa parte del mio carattere ripetere “l’avevo detto”.

Ora però la cosa si sta ripetendo con dei fattori aggiuntivi che destano ancor maggior preoccupazione. Ve li elenco brevemente poi passiamo al prodotto della settimana.

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Accelerare con Ferrari per un 12% annuo

Rieccoci qui dopo la pausa pasquale. Il FTSE-MIB ha provato a toccare e rompere i 25000 punti, livello pre-pandemico e resistenza storica importantissima. Avvicinandosi a quei livelli e stato poi respinto fino a 24400. Fortunatamente il Portafoglio Italia ha già rotto tali livelli ed è quindi sopra i livelli iniziali del 2018 con un +16,72% contro un +4,27%, segno che fare un oculato stock peaking dà sicuramente i suoi frutti.

Ricordo naturalmente che il Portafoglio Italia è sempre disponibile a questo indirizzo ed è anche un modo per contribuire allo sviluppo di questo sito.

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Abbigliamento per un 10% annuo od anche di più

È stata una settimana interlocutoria per i mercati azionari che stanno attraversando una fase di lateralità anche se caratterizzata da una volatilità comunque sostenuta. Lo spauracchio dell’inflazione sembra si stia sgonfiando ed i primi a beneficiarne sono state proprio le utility che hanno fatto meglio del mercato. La chiamata fatta la settimana scorsa sul certificate su Enel si è già dimostrata profittevole e spero sia stata seguita dai più.

Continuo ad ogni modo a ritenere che con tutta probabilità quest’anno il famoso detto “sell in May and go away” sia da seguire, per cui sto applicando criteri ancora più selettivi per i miei investimenti.

In quest’ottica, ho acquistato il certificate che segue perché rispettava dei criteri che per me sono fondamentali: Continua a leggere…