Brevi aggiornamenti

La nostra impressione è che qualcosa nei mercati azionari si stia incrinando. Era anche normale accadesse dopo un rally così forsennato dell’ultimo periodo, vedremo però quanto profondo sarà questo ribasso.

In un contesto del generale, preferiamo tenerci più liquidi del solito, sovrappesare l’oro e cogliere qualche occasione Continua a leggere…

Decollare per un 40% all’anno!

Questo post, per chi ci segue da un po’, potrà sembrare contraddittorio rispetto a quanto sostenuto finora. In realtà ci auguriamo che alla fine dell’articolo saremo riusciti a far comprendere meglio come effettuiamo le nostre scelte.

Da tempo esprimiamo profondo scetticismo rispetto ai recenti rialzi azionari sottolineando come l’emergenza sanitaria sia tutt’altro che risolta. I dati provenienti dal mondo (USA in primis e ve l’avevamo detto in tempi non sospetti) sembrano darci ragione. Anche in Europa le cose stanno leggermente peggiorando, in Spagna e Portogallo sono tornati a dei lock down mirati, ed in Italia siamo tornati con un Rt > 1 come media nazionale.

Bene, in questo contesto, abbiamo deciso di entrare in un certificate con sottostanti tre linee aeree. Visto che linee aeree sono le più colpite dalla pandemia, direte voi: Continua a leggere…

Una pazza idea

Apparentemente la settimana appena trascorsa ha lasciato il mercato dov’era la settimana precedente: +0,21% per il FTSE-MIB e +0,17% per il Portafoglio Italia. In realtà la volatilità multiday è stata abbastanza elevata, soprattutto se paragonata ad i bassi volumi. Primo segno di uno storno più importante? Chissà, staremo a vedere. Conoscete il nostro scetticismo riguardo l’ultimo strappo rialzista e quindi non c’è bisogno di annoiarvi ancora con gli stessi argomenti.

In un contesto simile quindi non vediamo grandi occasioni, ma venerdì abbiamo messo un chip su una situazione che è abbastanza poco correlata con le sorti del mercato.

Stiamo parlando di Continua a leggere…

La nostra view sul mercato

Abbiamo valutato che in questa fase di mercato sia preferibile rimanere più liquidi del solito, quindi, benché siano stati rimborsati vari certificate in questo mese, preferiamo rimanere alla finestra ed aspettare dei prezzi più sensati. Conoscete ormai la nostra posizione e, ad esempio, in tempi non sospetti avevamo avvertito come gli USA sarebbe stato uno dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria. Ora rimane da appurare quando anche i mercati, anche a dispetto delle politiche della FED, prenderanno atto di ciò. Nel breve termine quindi liquidità, oro, certificate reversed ed al massimo certificate con barriera profonda e discreta sono le nostre scelte preferite.

Cogliamo l’occasione per dare qualche aggiornamento sul Portafoglio Italia. Sapete che, con estrema Continua a leggere…

Société Générale, una strategia da quasi il 10% in 6 mesi

Questa settimana permetteteci di iniziare col fare i complimenti ad un nostro lettore, Angelo, che, riguardo il certificate recensito in Una scommessa da 12% all’anno, ha indovinato lo scenario meglio di noi visto che il certificate è stato rimborsato in anticipo staccando la cedola del 3%.

Per questo motivo abbiamo cercato un altro certificate per impiegare la liquidità che ci è stata così liberata.

Prima di presentare il nuovo prodotto, facciamo una veloce sintesi della nostra visione: Continua a leggere…

Nuova crisi, vecchie ricette

Quello di questa settimana sarà un post breve e non daremo particolari indicazioni operative, quindi per coloro che aspettano recensioni di nuovi prodotti, dovranno attendere la prossima settimana. Non diamo particolari indicazioni operative anche perché questa settimana non abbiamo effettua alcuna operazione, ritenendo che quando non vi sono particolari occasioni è meglio stare fermi. Ci siamo così accontentati di veder Continua a leggere…

Nova volatilità, nuovi farmaceutici!

Sembra che tutto di un tratto ci si sia svegliati e ci si sia accorti che il PIL di tutti i paesi sono in contrazione e che il problema del COVID-19 è ancora lontano dall’essere risolto. Per chi ci segue da un po’ sa che siamo molto scettici sulla possibilità che le sole banche centrali possano risolvere la crisi in atto (leggasi qui). Si è confusa una crisi sanitaria, che ha a che fare con fenomeni biologici, con una delle periodiche crisi economiche scegliendo così i soliti strumenti puramente finanziari. Se volete si è confusa la mancanza di ricavi con la mancanza di liquidità. Oggi stiamo vivendo la prima ma vogliamo curare la seconda.

In questo contesto di nuovo aumento della volatilità, il Portafoglio Italia ha fatto il proprio dovere riducendo le perdite a -5,9% contro il -6,44% del FTSE-MIB.

Proprio in virtù della ritrovata volatilità e del fatto che prima o poi bisognerà prendere atto della centralità dell’aspetta sanitario, proponiamo un’altra strategia riguardante il settore farmaceutica, che può essere affiancata a quella già proposta in questo post.

Le caratteristiche del certificate sono le seguenti:

  • Tipo: Memory Cash collect Autocall Express

  • ISIN: DE000VE66PV8

  • Sottostanti: Sanofi / Teva

  • Scadenza: 18/02/25

  • Strike: 92,22€ / 12,04$

  • Barriera: 46,11€ / 6,02€

  • Cedola: 2,73€ Trimestrale (10,92€ annuo).

Andiamo subito a valutare il rendimento potenziale del certificate. Poiché lo abbiamo acquistato a 91,8€, il rendimento cedolare è pari al 11,9% annuo a cui vanno sommati 8,2€ di rendimento al momento del rimborso, portando il rendimento a circa il 12,5%.

Essendo inoltre presente l’opzione autocall, è possibile che il rimborso avvenga prima della scadenza aumentando così ulteriormente il rendimento. Per completezza facciamo anche notare la presenza della memoria che fa sì che anche se al momento della rilevazione uno dei due sottostanti dovesse trovarsi sotto la barriera, la cedola non andrebbe comunque persa ma accumulata per la successiva rilevazione.

Concludiamo con una breve analisi dei sottostanti:

come vedete per Sanofi bisogna tornare indietro al 2012 per vedere il livello di barriera, livello dal quale è poi prontamente rimbalzata.

Situazione un po’ diversa per Teva in cui il livello di barriera è stato avvicinato sia ad agosto 2019 che a marzo 2020. Anche in questo caso tale livello si è rivelato una forte resistenza da cui il titoli è rimbalzato.

Per questi motivi riteniamo che tale certificate presenti un ottimo rapporto rischio rendimento ed una buona soluzione di diversificazione del portafoglio.

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Finché c’è cash c’è speranza

Le belle sorprese son sempre ben accette e quella di queste due settimane è sicuramente giunta inaspettata, per lo meno per noi e soprattutto in queste dimensioni. Per chi avesse seguito il nostro Portafoglio Italia fin dall’inizio del 2018, siamo molto contenti che abbiamo già riportato il valore sopra il valore iniziale. In altre parole siamo già tornati sopra il punto di pareggio come riportato dalla serie storica e dal grafico sotto riportato:

La cosiddetta “ripresa a V” sembra si stia attuando benché Continua a leggere…

Fidarsi del recente recupero del FTSE-MIB? Strategia prudente da 11% annuo

Partiamo da un esercizio intellettuale che non dovremmo mai dimenticare di fare: un paio di settimane fa avevamo pronosticato un ribasso del mercato ma i fatti ci hanno smentito. Il FTSE-MIB ha messo a segno un +5,09% seguito a ruota dal Portafoglio Italia con un +4,89%.

Sicuramente meglio venire smentiti in questa direzione piuttosto che in quella opposta. Il motivo di tale rimbalzo è principalmente inquadrabile nell’annuncio del cosiddetto “Recovery Fund” in sede europea. Abbiamo utilizzato volontariamente il termine annuncio perché, per ora, Continua a leggere…