Nei momenti più difficili si fanno i migliori affari: un’occasione sulle banche

A differenza di quanto ipotizzato la scorsa settimana alla fine della fine del governo si è concretizzata. Poco male, sapete che le mie strategie sono pensate per uno scenario positivo che per quello negativo ed il certificato equipesato presentato un paio di settimane fa è ancora un prodotto estremamente valido. Aggiungo di più, proprio in questo clima di elevata volatilità nel mercato italiano è possibile trovare delle occasioni che normalmente nel campo dei derivati non pagherebbero i premi che pagano in questi giorni.

Il post di questa settimana sarà molto breve perché il prodotto che andiamo a presentare è molto semplice ma presenta un profilo rischio rendimento estremamente basso.

Anticipo un po’ di caratteristiche: Si tratta di un Fixed Cash collect, per cui le cedole sono sempre garantite ogni mese a prescindere da livelli dei sottostanti. Questo già è un elemento di protezione in sé ma ciò che lo rende ancora più protettivo il livello di barriera estremamente basso al 40% dello Strike iniziale, in altre parole il certificato rimborserà a prezzo pieno fino ad un ribasso del 60% del peggiori dei sottostanti, ossia le valutazioni possono anche più che dimezzarsi.

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Un approccio innovativo e più sicuro per un 9% annuo

Oggi partiamo da un vecchio post del settembre del 2018 intitolato “Un certificato che è una fenice“. A distanza di poco meno di 4 anni possiamo apprezzare come questo certificato abbia svolto egregiamente la propria funzione di protezione e contemporaneamente di generatore di profitti: Infatti a fronte di una caduta di Eni di poco meno delle 30% il certificato ha guadagnato il 10% ogni anno più un altro 2% di sconto capitale visto che eravamo entrati a 980€. L’ultima rilevazione della barriera è stata effettuata il 4 luglio mentre il certificato verrà rimborsato questa settimana. Benché non esiste un prodotto che vada bene per ogni occasione è per ogni condizione di mercato voglio sottolineare ancora una volta come in un arco temporale di 4 anni si sia verificata una notevolissima asimmetria di rendimento tra sottostante e certificato stesso, ripeto: Un minuto del titolo a fronte di un più 40% del certificato, non male che dite?

Ora teoricamente si pone la questione di Come rivestire la liquidità così generata. Premetto in questa fase di mercato, come ripeto da tempo, tenersi più liquidi del solito non è sicuramente una cattiva idea. Invece hanno già una cospicua liquidità e quindi vogliono investire quanto incassato alla scadenza del certificato ho trovato un nuovo prodotto che mi ha conquistato per una caratteristica decisamente innovativa. Iniziamo con il presentare i suoi dati:

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10 titoli su cui puntare

Questa prima settimana del mese torniamo ad occuparci nuovamente del portafoglio Italia. Per chi ancora non conosce il Portafoglio Italia è una selezione di titoli negoziati nel mercato italiano caratterizzati da un alto dividendo e bassa volatilità. Lo strumento ideale per coloro che pur non volendo rinunciare ai profitti del mercato azionario al contempo vogliono grantirsi flussi cedolari importanti e tenere a bada le oscillazioni del proprio capitale. Tale selezione è effettuata su basi puramente quantitative da un algoritmo da me sviluppato, l’attuale composizione è riportata qua sotto:

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Il portafoglio Italia ha guadagnato più del 15% con quasi il 7% di dividendi

Siamo entrati nell’ultimo mese dell’anno ed i tempi mi sono sembrati maturi per svelare quali siano stati i titoli che hanno composto il Portafoglio Italia 2021.

Per chi non lo conoscesse, il Portafoglio Italia è in primis un tentativo (per ora riuscito) di raggiungere l’indipendenza finanziaria. Essere indipendenti per me è stato sempre sinonimo di libertà. La libertà però doveva essere anche dal mercato stesso: sarebbe stato altrettanto coercitivo passare ore al giorno davanti ad un terminale, così ho inizia ad elaborare un algoritmo di selezione automatica di titoli che potesse garantire sostanzialmente due caratteristiche:

1. Un significativo flusso cedolare costante nel tempo (che costituisce la forma di introito da impiegare nella vita quotidiana)

2. Rivalutazione nel medio-lungo termine del capitale, visto che grazie ad esso è possibile garantire il punto 1.

Per chi fosse interessato ad una descrizione dell’algoritmo in questione può tranquillamente fare una semplice ricerca su questo sito e troverà quanto cerca, penso però che la maggior parte di voi sia curioso di sapere come è andato il portafoglio e quali fossero i titoli selezionati. Partiamo da una tabella che riassume tutto:

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Nei momenti difficili non serve il panico ma gli investimenti giusti

Ultima seduta complicata che dite ragazzi/e? Benché ben sapete che predico prudenza da tempo ormai, è evidente che il colpo di ieri era imparabile.

Detto ciò, l’ultima cosa da fare è farsi prendere dal panico. Prima di tutto perché “Il mercato azionario è l’unico mercato in cui quando le cose vanno in svendita tutti i clienti scappano via dal negozio”, poi, male che vadano le cose, la storia l’abbiamo già vissuta sia a livello sanitario che economico/finanziario.

Sappiamo già che, in caso di ritorno al lockdown, le banche centrali continueranno a supportare la liquidità del mercato con buona pace degli inflaziofobici (neologismo appena coniato) e dei seguaci della teoria quantitativa della moneta. Certo, alcuni titoli subiranno ribassi maggiori di altri, ma ormai conosciamo quegli strumenti che ci permetteranno di ridurre i rischi senza dover forzatamente rimanere alla finestra, anzi sono sicuro che nei prossimi giorni gli emittenti, in virtù della elevata volatilità, usciranno con dei certificate interessanti.

Nel frattempo si può già iniziare ad approfittare del ribasso di alcuni prodotti già emessi.

Quello che ho messo sotto osservazione oggi è il seguente:

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Altri titoli bancari per un 9.5% ma con una bella protezione

Questa settimana si è iniziato a vedere un minimo rialzo di volatilità. Tutto sommato ancora poca cosa, ma comunque un indizio da tenere d’occhio.

Personalmente confermo di essere entrato su Enel proprio al prezzo indicato nel post precedente. Dopo di che tale supporto è stato infranto e probabilmente si arriverà a toccare 7,2€. Ad ogni modo, come già enunciato nel post citato, la mia posizione in questo caso è di lungo termine per cui oscillazioni di questa entità non mettono assolutamente in discussione i motivi dell’operazione.

Veniamo invece all’argomento di questa settimana. Iniziamo col dire che attualmente rimango ancora con una consistente parte di liquidità ed i nuovi acquisti sono rimpiazzi di prodotti scaduti. In particolare il certificate che presento questa settimana va a sostituire il prodotto presentato nel post Titoli finanziari francesi per oltre il 7%.

Vediamone subito le caratteristiche:

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Un potenziale +18% già ad Agosto su Intesa San Paolo, ma le possibilità non finiscono qui…

Questa settimana vado dritto al punto visto che il prodotto che segue è allo stesso tempo semplice nelle sue caratteristiche ma diverso dagli altri finora presentati, soprattutto nella sua evoluzione nel tempo.

Partiamo dal fatto che il certificate in questione ha un solo sottostante, ben solido e che è spesso presente nel Portafoglio Italia. Stiamo parlando di Intesa San Paolo, il più grande istituto bancario italiano. Avere un unico sottostante è sicuramente una caratteristica ricercata in un certificate, a maggior ragione quando si tratta di un titolo così robusto. Solitamente però a queste caratteristiche viene sacrificato il rendimento, proprio perché il rischio che presenta è basso.

A differenza degli altri invece, questo certificate mantiene anche un ottimo rendimento potenziale.

Vediamone quindi le caratteristiche:

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Ultima strategia dell’estate per un 9% all’anno

Ultimo post prima delle vacanze estive, facciamo un riassunto su vari aspetti che ritengo cruciali non solo per l’immediato ma soprattutto per i mesi futuri.

Parto da un titolo che interessa probabilmente molti lettori e che è presente anche nel Portafoglio Italia: Intesa San Paolo. I risultati sia trimestrali che semestrali sono ben sintetizzati qui. Ciò che vorrei mettere in evidenza è che il fatto di non distribuire dividendi nel 2020 è stato dovuto esclusivamente all’imposizione della BCE e nulla ha a che fare con i conti dell’istituto stesso. A conferma di ciò, Intesa San Paolo ha già chiesto alla stessa BCE di poter distribuire nel 2021 anche il dividendo accantonato nel 2020. Se così succederà significa che potremmo avere una cedola attorno Continua a leggere…

Un scommessa da 12% all’anno.

Come avevamo previsto il clima da rompete le righe va avanti a vele spiegate con un ottimismo cosmico che ci riempe il cuore. Probabilmente a qualche lettore non sarà piaciuto il nostro precedente post, ma non ce ne vogliate, non siamo cattivi, analizziamo solamente la realtà e tante volte dobbiamo dire, od in questo caso scrivere, cose che le persone non vorrebbe sentire.

Premesso ciò, diamo qualche ragguaglio sul Portafoglio Italia visto che sicuramente in molti si stanno facendo molte domande.

Diamo in primis un’occhiata a come stanno andando le cose: Continua a leggere…

Operazione Ritorno al Futuro (Parte 1)

Come prima cosa ci scusiamo se la scorsa settimana non abbiamo pubblicato alcun post. Non preoccupatevi nulla di serio, siamo solamente stati impegnati nel riorganizzare il nostro lavoro come gran parte dell’Italia. Quello che segue è il post che avevamo iniziato la settimana scorsa e non abbiamo avuto il tempo di terminare.

Dato il rimbalzo (in parte rimangiato nella seduta di venerdì), i prezzi sono leggermente aumentati ma la strategia messa in atto rimane sempre e comunque valida.

Da oggi iniziamo l’operazione “Ritorno al futuro” che consisterà Continua a leggere…