Un’opportunità dal 18% ed un focus sulla banche americane

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Per chi mi segue da un po’ sa benissimo quali sia il grado di trasparenza che riporto qui nel blog in merito alle mie scelte di investimento. Da diverso tempo sostengo che il ritmo di rialzo dei mercati azionari fosse insostenibile soprattutto alla luce delle politiche monetarie restrittive messe in atto da tutte le principali banche centrali mondiali. In base a questa mia visione ho preso scelte abbastanza radicali come liquidare completamente il portafoglio Italia e non rinnovare diversi giustificati che sono giunti a scadenza o che sono incorsi nell’autocall. Con altrettanta trasparenza e onestà intellettuale nelle settimane precedenti ho sempre candidamente ammesso che il mercato stava andando nella direzione opposta a quella da me pronosticata. Con altrettanta trasparenza permettetemi ora di constatare come nel giro di pochissime sedute la situazione si sia ribaltata completamente e la strategia di prudenza e di attesa comincia a dare i propri frutti. Ennesima dimostrazione che ragionare con la propria testa prima o poi da i suoi frutti!

Vediamo ad esempio al portafoglio Italia: Ho liquidato tutto la terza settimana di gennaio quando l’indice FTSE MIB era 25776 punti. Oggi che lo ritroviamo a 25495 posso già affermare che non facendo nulla ho fatto meglio dell’indice stesso. Aprrofondendo maggiormente l’analisi tecnica dell’indice italiano, sarà molto importante verificare la tenuta del livello 24900 (o se volete una cifra tonda va bene anche 25000). Una tenuta di tale livello farebbe rientrare gli attuali ribassi in un ritracciamento all’interno di un movimento comunque rialzista, in caso contrario gli scenari cambierebbero.

Passando alla parte più operativa, come al filmato nel precedente post, un aumento della volatilità avrebbe sicuramente aperto alcune opportunità ed è quello che si comincia a verificare. In particolare il certificato che andiamo ad analizzare questa settimana rappresenta un buon rapporto rischio rendimento se si considerano sia la distanza dalle barriere sia la tipologia di sottostanti. Vediamo quindi di cosa si tratta:

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Per gli amanti del rischio: +29% su Spotify al ribasso

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Si sale con le scale e si scende con l’ascensore: Questa settimana ed in particolare le ultime due sedute sono state la prova concreta della veridicità di questo detto. Torneremo sicuramente a parlare nei prossimi post del fallimento della Silicon Valley Bank. Sicuramente sapete tutti ciò che è successo: Alla luce del rialzo dei tassi di interesse molte delle Startup che avevano un conto presso la banca hanno deciso di ritirare la liquidità perché la SVB non assicurava rendimenti soddisfacenti nei propri depositi. A fronte di un ritiro di massa la banca ha prima privato a (s)vendere delle partecipazioni che aveva in portafoglio poi ha provato a effettuare un aumento di capitale che però non ha trovato sottoscrittori. Nella serata di venerdì la banca è stata dichiarata fallita.

Nei prossimi giorni sarà interessante capire come mai proprio questa banca che si occupa, o meglio occupava, di Startup sia andata in crisi di liquidità (una mia teoria ce l’ho ma per adesso rimane tale) e soprattutto se tale modello è replicabile anche per altri istituti o se le banche dovranno iniziare a farci concorrenza con remunerazioni sulla liquidità sicuramente più alte delle attuali.

Per ora diciamo che non mi pento del mio atteggiamento estremamente prudente rispetto agli sviluppi azionari dell’ultimo mese, mese e mezzo. A conferma di ciò vi presento un certificato molto simile a quello della scorsa settimana ma con un profilo di rischio e quindi anche di rendimento sicuramente maggiore del precedente:

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Snap chat: fare +11% in soli sei mesi

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Ormai conoscete benissimo quale sia la mia attuale visione sul rialzo dei listini azionari che stiamo osservando, per cui non penso vi sia bisogno di ribadirla nuovamente.

Finora mi sono limitato sostanzialmente ad aumentare la quota di liquidità, ora penso che, con la dovuta calma e prudenza, possa iniziare a dare seguito alla mia posizione “contrarian” anche in maniera più esplicita visto che di occasioni in tal senso se ne iniziano a vedere. Il certificate che segue secondo me è un buon esempio e penso che già nella giornata di lunedì sarò un acquirente.

Vediamone le caratteristiche:

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Cedole fisse e protezione fino a -42%. Tutto con un rendimento del +11.35%

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Storno per gli indici azionari, che in una sola settimana ci sono rimangiati i rialzi delle ultime due: vale sempre il principio per cui si sale con le scale e si scende con l’ascensore. L’indice italiano è ad esempio tornato sotto i 27.000 punti. Potrei dire l’avevo detto ma in realtà la mia chiamata è stata ad oggi comunque anticipata vediamo evoluzione delle prossime settimane per capire se si tratta di un ritracciamento in un trend positivo o un inversione di tendenza di più lungo termine.

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Le utility per un +10% anche se dimezzassero il loro valore!

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Continua il trend rialzista del nostro indice. Io mi posso limitare a constatare che trovare un mercato così a rialzo negli ultimi 40 anni è veramente qualcosa più unico che raro, soprattutto con queste condizioni macroeconomiche:

1) tassi a rialzo per le banche centrali europea e americana

2) l’inversione della curva di tassi dei rendimenti, dove un bond a cinque anni rende più del 10 anni

3) una guerra che sembra ancora lontana dall’essere risolta

4) l’ultimo scherzetto fatto dal governo sullo stop della cessione dei crediti edilizi che vedrete che problemi d’insolvenza creerano.

Potrei andare avanti, ma ormai spero conosciate la mia onestà intellettuale, per cui chi ha seguito il trend sicuramente ad oggi ha avuto ragione.

Sapete anche che da tempo sto accumulando liquidità, ma d’altro canto con questi rialzi molti prodotti in portafoglio o stanno andando in autocall o semplicemente scadono e naturalmente non si può rimanere totalmente liquidi. Proprio questa settimana mi è scaduto questo certificate: DE000VX60R79 (che non ho recensito sul sito) con sottostante tre utility.

Mi sono quindi messo alla ricerca di un prodotto che comunque potesse sostituirlo reinvestendo il capitale liberato e quello generato dalle cedole in modo tale da tenere invariata la quota di liquidità ma allo stesso tempo continuare a generare cash flow. Il prodotto che ho trovato è quello che segue e rimaniamo nello stesso settore ma pongo una barriera molto significativa che permette di rimanere in utile anche a fronte di un dimezzamento delle attuali quotazioni.

Ecco i dettagli:

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Sfruttare la debolezza di Google

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Ormai non c’è bisogno che mi ripeta per l’ennesima volta su quale sia la mia visione del mercato che comunque ad oggi è contraddetta dai fatti: il rialzo dei mercati azionari, in particolare di quello italiano, non è sostenibile nel breve ma, a questi livelli, secondo me neanche nel medio. Per questo motivo ad esempio il portafoglio Italia rimane congelato poiché per esperienza personale è meglio perdere qualche occasione rispetto a perdere il capitale.

Bisogna essere quindi a mio avviso molto guardinghi nei prodotti e nelle azioni che si intendono comprare andando a valutare caso per caso delle posizioni tattiche ma non strategiche di lungo periodo perché in questa condizione di mercato non ci sono i presupposti.

Proprio in questa prospettiva ho analizzato il certificato di questa settimana. La regione principale è data dal repentino ribasso di Alphabet subito dalla prospettiva di concorrenza del sistema chat GPT su cui sia Microsft sia Musk hanno investito ingenti risorse. Ho provato il sistema a fine dicembre ed effettivamente è qualcosa di sorprendente anche se quando lo si utilizza più intensivamente mostra ancora notevoli limiti.

Il fatto quindi che in un immediato futuro google abbia un rivale che fino ad ora non è esistito è sicuramente un aspetto da tenere in grande considerazione, d’altro canto non penso neanche che la stessa Google rimanga ferma a guardare ciò che sta succedendo. Benché la prima risposta a chat GPT sembra non abbia convinto mi aspetto che un colosso che è stato sempre all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale non rimarrà indietro rispetto a certe tecnologie e che soprattutto non perderà in maniera Così significativa quote di mercato nel settore della ricerca su web.

Fatta questa panoramica introduttiva vediamo le caratteristiche del prodotto:

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Recuperare il 43% su Amazon

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Anche questa settimana è proseguita con un aumento delle quotazioni dei mercati azionari anche se si comincia ad intravedere i primi scricchiolii. Ciò non toglie che la mia chiamata a tirare i remi in barca sia stata ampiamente anticipata. Personalmente anche la settimana appena terminata è stata un’occasione per me di aumentare ancora di un po’ la componente di liquidità e fare uno swap fra alcuni titoli azionari e l’ETF presentato nell’ultimo post. Ricordo infine che solitamente con questi mercati così in stato di ipercomprato si verificano storni rapidi e profondi.

Uno dei settori che maggiormente ha visto rialzi nell’ultimo periodo è proprio quello del tech, e su questo ho scritto almeno un paio di articoli in tempi non sospetti. Ora che il linguaggio è avvenuto come comportarsi?

Gli scricchiolii di culi sopra sono ben evidenziati nell’ultima giornata di quotazione di Amazon:

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Come guadagnare anche con i Titoli di Stato

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Altra settimana di vivaci gli altri su tutti i mercati azionari, personalmente proseguo nella mia view di eccessiva euforia da parte di questi ultimi: Man mano che il mercato sale sto dismettendo sempre più posizioni a favore della liquidità. Non mi ricordo di essere mai stato così Libero con una percentuale che è poco sotto il 20%. Si potrà giustamente dire che ho perso diverse occasioni di profitto Ma in questi casi preferisco perdere occasioni piuttosto che perdere soldi.

Continuo a ritenere che delle dinamiche dominanti come;

1) la guerra in Ucraina che da un lato, sta sostenendo artificialmente la domanda di beni tecnici ed industriali finalizzati all’economia di guerra, dall’alto sta creando strozzature nei beni energetici ed in quelli alimentari.

2) la volontà di alzare il tasso di disoccupazione per permettere un reshoring a prezzi contenuti delle attività produttive (i vari licenziamenti da parte delle big tech sono da leggere in quest’ottica, non non in termini economici visto che nessuna di queste ha subito contrazione dei ricavi) obbligherà la Fed in prima istanza, ed a rimorchio anche le principali altre banche centrali tra cui la BCE, a proseguire nel rialzo del tassi di interesse anche al di là dell’ effettivo andamento dell’inflazione.

3) non dobbiamo poi dimenticarci che a partire dal mese di marzo la BCE oltre che a proseguire nella politica di rialzo dei tassi ad un ritmo di mezzo punto a volta inizierà anche il drenaggio della liquidità per un importo pari di 15 miliardi al mese.

In questo contesto con un mercato che ad esempio per l’indice italiano ha fatto registrare quasi un più 10% da inizio anno, ossia in un solo mese, mi sembra veramente poco realistico pensare che perlomeno nel breve termine possiamo sostenere ancora questi ritmi.

Nella settimana entrante parleranno rispettivamente Powell il primo febbraio e la la grande il 2 febbraio Lagarde. (santa protettrice di tutti gli shortisti). A mio avviso questi due giorni saranno un Turning Point per tutti gli indici azionari.

Nel frattempo cosa fare?

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Una banca tedesca per un +20% in due anni

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La settimana appena trascorsa è facilmente sinteticabile nei due grafici sotto riportati che illustrano l’andamento dell’indice FTSE MIB su scala giornaliera e settimanale:

Questo primo grafico giornaliero ci indica come la giornata di giovedì abbia iniziato a dare un primo segnale ribassista, per poi effettuare una candela inside che ben rispecchia l’incertezza del momento. Da notare Come l’oscillatore stocastico sia in zona di ipercomprato e che abbia cominciato ad incrociare ben sopra area 80.

Il grafico settimanale ci illustra una situazione complementare, nel senso che completa la visione parziale del grafico giornaliero. Infatti anche qui troviamo un oscillatore stocastico in ampia zona di ipercomprato che ha appena accennato un incrocio. Inoltre l’ultima candela assomiglia molto ad una shooting Star, anche se tecnicamente forse sarebbe meglio parlare di una Doji con la chiusura inferiore alla apertura.

Solitamente tutti questi indicatori messi insieme fanno presagire una inversione di trend, per lo meno nel breve periodo. Ad oggi, seppur di poco la decisione di sospendere il portafoglio Italia in attesa di prezzi più vantaggiosi si è rivelata azzeccata, vediamo se i pattern d’inversione avranno conferma anche nei pressi delle prossime sedute.

In questa situazione l’indice che invece ha performato meglio è stato il Nasdaq ulteriore conferma che aver puntato su certificati sui tecnologici nelle ultime settimane si è rivelata una buona strategia.

Oggi invece cambiamo sia settore sia tipologia di certificato andando a Puntale ad una banca con un top bonus invece che con un cash collect.

Iniziamo a vederne le caratteristiche:

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Il certificato di Warren Buffet per un +11%

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La settimana Appena trascorsa ha fatto segnare un ulteriore avanzamento delle quotazioni dei mercati azionari a dispetto di quanto mi aspettassi. Come ho scritto sia nelle post della scorsa settimana sia in quello infrasettimanale, ho liquidato la posizione del portafoglio Italia alla data di lunedì scorso. Malgrado le sedute successive abbiano ulteriormente fatto salire le quotazioni il confronto tra il portafoglio Italia congelato ai pezzi di lunedì ed il livello del fucile alla data di Venerdì è comunque positivo: +3.03% vs 2.39%.

Certo se avessi portato il portafoglio fino a la data di venerdì la differenza sarebbe stata ancora maggiore non solo grazie al bacio di Saes Getters ma anche all’ottima intonazione delle Utility.

Da qui alle prossime sedute Quindi avremo un andamento del portafoglio Italia perfettamente costante visto che si è trasformato in completa liquidità, mentre seguiremo le oscillazioni del FTSE MIB settimana per settimana. Naturalmente per chi pensa che i mercati azionari possono ulteriormente crescere nelle sedute immediatamente future nulla impedisce di mantenere la posizione, anzi chi non avesse venduto lunedì ha sicuramente fatto meglio di me per ora.

Personalmente rimango comunque convinto che quello a cui stiamo assistendo è il contrario del “Panic Selling” (si può definire “Panic Buying”?), per cui gli operatori hanno timore di rimanere fuori dalle occasioni e si affrettano a comprare. Storicamente situazioni di questo genere portano sempre a bruschi risvegli.

Ora passiamo al prodotto di questa settimana. Ho voluto intitolare questo articolo “il certificato di Warren Buffet” semplicemente perché i tre sottostanti che lo compongono sono tre titoli storici che fanno parte del portafogli di Warren Buffett. Si tratta di un prodotto che sto monitorando da un po’ e sto aspettando un ulteriore calo di Apple per effettuare l’ingresso. Ciò non toglie che il certificato sia comunque interessante anche ai prezzi attuali, vediamone le caratteristiche:

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