
Settimana all’insegna della volatilità, soprattutto le due ultime sedute in cui nella giornata di giovedì nel Nasdaq è riuscito a passare da -3% a 2,5% nell’arco di una sola seduta. Ciò che è successo è che lo stesso dato legato all’inflazione è stato interpretato in due modi diversi, in altre parole gli operatori hanno riflettuto meglio su quello che significava quel dato e hanno connetto la rotta in corso d’opera. Nella giornata di venerdì ci siamo rimangiati gran parte di quel rialzo.
Al mio avviso bisogna abituarsi a questo tipo di situazioni poiché ci troviamo in un momento in cui due forse dominanti si oppongono tra loro: La prima è quella delle banche centrali che imperterrite proseguono nel tentativo di distruzione della domanda al fine di abbassare il tasso di inflazione, la seconda è data dal livello attuale dei pezzi che cominciano ad essere guida mente interessanti e probabilmente scontano già almeno un anno o due di recessione. Per cui da un lato gli investitori cominciano ad essere ingolositi nel vedere prezzi così a buon mercato, dall’altra sono intimoriti da quanto ancora le banche centrali persevereranno nella loro politica restrittiva.
È proprio in uno scenario del genere che sono entrato nel seguente certificato:
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