Altri dividendi per il Portafoglio Italia

Questa settimana Torniamo ad occuparci del portafoglio Italia aggiornando tutti i lettori con le ultime novità. Le ultime settimane sono state caratterizzate da una volatilità meglio ma all’interno di uno specifico range. Il portafoglio Italia ha comunque dimostrato ancora una volta una maggiore stabilità rispetto all’indice di riferimento pur non compromettendo le performance nelle fasi rialsite. Da inizio anno la differenza tra l’indice italiano e lo stesso portafoglio Italia e ricerca il 3% in favore di quest’ultimo come evidenziato nella figura sottostante:

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Sondaggio di Pasqua

Questa settimana nessuna nuova strategia ma mi prendo un po’ di riposo che ne ho veramente bisogno!

Nel frattempo introduco una piccola novità lanciando un sondaggio su quale sia l’argomento che preferite per il prossimo post: un’altra strategia di recovery per tentare di recuperare le perdite su un certificate presentato in Adattarsi alle situazioni: e-commerce cinese al 6,2% annuo oppure la presentazione di un nuovo tipo di certificate che permette di ricevere delle cedole investendo però solo metà del capitale nominale, una “sorta di cedole a leva”. Potete quindi votare il sondaggio qui sotto.

Colgo l’occasione infine per augurare a tutti buona Pasqua.

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Il settore difesa per un 10% annuo

In tempi non sospetti avevo scritto un post intitolato Nuova opportunità sul settore della difesa

in cui sottolineavo come il settore della difesa fosse un settore su cui puntare per il futuro. Purtroppo gli eventi tragici che si sono verificati pochi mesi dopo hanno confermato questa previsione. In particolare nel post citato ho presentato due possibili strategie: una riguardava un ingresso diretto su Lockheed Martin l’altra era una strategia con un Top Bonus doppia barriera su Leonardo.

Entrambe le strategie hanno dato fin qui ottimi risultati, infatti sono entrato in Lockeed Martin a $330 ed oggi quota $461 mentre il certificato su Leonardo sconta praticamente già il bonus alla barriera superiore. Per tale motivo quindi a breve liquiderò il certificato su Leonardo che si vende attorno ai 107€ e andrò a investire il ricavato nel seguente che certificato:

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Come (provare) a recuperare gli investimenti non riusciti fino a 86%

Questa settimana è stata una settimana all’insegna del recupero dei listini azionari. Probabilmente tale recupero è ispirato a possibili soluzioni di piumati che riguardo la crisi tra la Russia e l’Ucraina.

Come spesso mi capita non sono assolutamente d’accordo con questa visione tutt’altro, ritengo invece che la questione debba essere posta sotto una diversa ottica: Innanzitutto il conflitto è tra Stati Uniti e Russia, l’Ucraina è diventato suo malgrado un mezzo per condurre uno scontro indiretto, o per dirla in maniera geopoliticamente più corretta una guerra per procura. Il fatto principale che avvalora questa tesi è principalmente il grande impegno economico che gli Stati Uniti stanno mettendo nell’aiutare militarmente l’Ucraina: non si arma così tanto un altro stato se all’orizzonte ci vuole una soluzione pacifica a breve termine. In questa ottica si spiegano anche le dichiarazioni di Biden su Putin che a molti osservatori sono sembrate solo delle gaffe invece a mio modesto avviso fanno parte di una strategia più ampia da parte degli Stati Uniti.

D’altro canto la Russia non arretrerà dei suoi obiettivi a meno di una disfatta totale che per ora sembra poco probabile. La conclusione di tale ragionamento è quindi che la guerra durerà molto proprio perché nessuno dei due attori principali ha nessun interesse a che finisca prima.

Molto cinicamente, lo ammetto, mi aspetto che i mercati tornino ad essere volatili quando la realtà dei fatti si scontrerà con le speranze campate in aria. Personalmente quindi terrò la percentuale di liquidità del mio portafoglio più alta del solito proprio per aiutare questi repentini movimenti che ritengo molto probabili nel prossimo futuro.

D’altra parte non è neanche possibile liquidare completamente tutti gli asset proprio perché nessuno possiede la sfera di cristallo, dobbiamo quindi imparare a recuperare posizioni che possono andare in perdita. Il post di oggi si pone proprio come obiettivo questa tipo di strategia prendiamo come esempio il post Il comparto alimentare per un 16% annuo.

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Aggiornamento di Marzo sul Portafoglio Italia

Questa settimana, come periodicamente faccio, dedicherò il post della settimana all’aggiornamento dell’andamento del Portafoglio Italia 2022.

Per chi fosse nuovo di questo sito, ricordo che il Portafoglio Italia è un portafoglio composto sempre da 10 società tutte aventi il medesimo peso, ossia fatto 100 il valore complessivo, al momento dell’acquisto ogni società ha un controvalore di 10.

Gli obbiettivi di questa selezione è garantire un flusso cedolare superiore all’indice italiano (che ne costituisce il benchmark) ed allo stesso tempo abbassare il più possibile la volatilità.

Tutto ciò ha come obbiettivo raggiungere l’indipendenza finanziaria. Essere indipendenti per me è stato sempre sinonimo di libertà. La libertà però deve essere anche dal mercato stesso: sarebbe stato altrettanto coercitivo passare ore al giorno davanti ad un terminale, così ho elaborato un algoritmo di selezione automatica di titoli.

Ma veniamo ora ai risultati. L’annuncio da parte del board di TIM di NON distribuire alcun dividendo neanche per la versione Risparmio, ha reso necessario la revisione della composizione del Portafoglio Italia proprio perché esso non rientrava più nei criteri di appartenenza al portafoglio stesso. La composizione attuale è riportata di seguito con i titoli liquidati in rosso:

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Proteggersi con l’oro ed incassare cedole per il 9% all’anno

Altra settimana di recupero per i listini azionari, in un contesto che non è sicuramente rassicurante né dal punto di vista geopolitico né, di riflesso, dal punto di vista economico. A conferma di ciò, nonostante le ultime due settimane di rialzo, gli indici, soprattutto quelli europei, hanno recuperato meno della metà di quanto perso dall’inizio della crisi dell’Ucraina.

In un contesto del genere un asset che non solo ha conservato il proprio valore ma anzi l’ha visto accrescere è stato l’oro. Non dico nulla di nuovo né di originale ricordando che trattandosi di un bene rifugio vede proprio nei periodi d’incertezza la sua massima utilità.

Non è invece così scontata la maniera in cui è stata sviluppata la strategia d’investimento su questo sottostante. Infatti, proprio grazie ai rialzi dell’oro, anche le aziende minerarie hanno visto apprezzarsi facendo scattare il rimborso anticipato per i certificate presentato nei post “Investire indirettamente sull’oro per aver ricche cedole” e “Altra posizione difensiva sull’oro per un 7% annuo” che quindi hanno addirittura fatto meglio di quanto prospettato.

Naturalmente mi è sorta l’esigenza di rimpiazzare tali prodotti con qualcosa di simile, le motivazioni sono analoghe a quelle presentate nei post citati e perciò rimando ad essi per ulteriori approfondimenti.

Veniamo quindi direttamente alla descrizione del certificate:

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Investire sugli indici ma con molta protezione

È inutile affermare che anche questa settimana è stata all’insegna della volatilità con improvvisi rialzi fomentati da possibili notizie positive sul fronte di guerra sistematicamente smentite la seduta successiva. Come spesso affermato da uno studioso di geopolitica, che in questo periodo è salito alla ribalta televisiva italiana, chi opera sui mercati non sa nulla di geopolitica ed in questi giorni ne abbiamo avuto l’ennesima conferma.

Siccome questo è un blog di investimenti e quel poco che so l’ho appresso da vecchio abbonato (in tempi non sospetti) dell’unica rivista di geopolitica italiana, occupiamoci innanzitutto di come sia andato il Portafoglio Italia 2022 a distanza di una settimana dal suo ribilanciamento.

La nuova composizione sembra abbia già dato i suoi frutti: a fronte di un +2,56% dell’indice MIB ha messo a segno un rialzo del +3,71%, una performance importante ma che dobbiamo aspettare le settimane successive per avvalorare statisticamente la bontà delle nuove scelte.

Questa settimana ho approfittato dell’alta volatilità per entrare in un certificate che ritengo molto interessante e che in “tempi normali” sarebbe stato definito estremamente conservativo:

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Rotazione sul Portafoglio Italia

Giornata veramente difficili questi e non solo per quanto riguarda i mercati, anzi i veri problemi sono altrove e me ne rendo perfettamente conto.

In questo blog mi occupo però di investimenti e comunque di questi parleremo.

Come promesso nel post di un paio di giorni fa ho rielaborato il Portafoglio Italia 2022 in funzione dell’annuncio da parte di TIM di non distribuire alcun dividendo neanche per le azioni risparmio. Parliamoci chiaro però, al di là dell’episodio di TIM, il quadro presenta delle difficoltà intrinseche che non possono essere ignorate. Quando un indice (il MIB) arriva a perdere il -6,24% in un solo giorno siamo di fronte ad un sentiment di mercato in cui si vende tutto indistintamente senza fare alcuna distinzione.

Proprio a riprova di ciò la performance settimanale del Portafoglio Italia è stata sostanzialmente in linea con il MIB: -12,73% vs -12,84%, non è una così piccola differenza a favore del Portafoglio Italia a poter essere considerata significativa.

Operativamente ciò che ho fatto è relativamente semplice: ho applicato l’algoritmo escludendo il titolo Telecom Italia Risparmio e naturalmente ho aggiornato tutti i dati storici fino alla giornata di Venerdì.

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