Nei momenti più difficili si fanno i migliori affari: un’occasione sulle banche

A differenza di quanto ipotizzato la scorsa settimana alla fine della fine del governo si è concretizzata. Poco male, sapete che le mie strategie sono pensate per uno scenario positivo che per quello negativo ed il certificato equipesato presentato un paio di settimane fa è ancora un prodotto estremamente valido. Aggiungo di più, proprio in questo clima di elevata volatilità nel mercato italiano è possibile trovare delle occasioni che normalmente nel campo dei derivati non pagherebbero i premi che pagano in questi giorni.

Il post di questa settimana sarà molto breve perché il prodotto che andiamo a presentare è molto semplice ma presenta un profilo rischio rendimento estremamente basso.

Anticipo un po’ di caratteristiche: Si tratta di un Fixed Cash collect, per cui le cedole sono sempre garantite ogni mese a prescindere da livelli dei sottostanti. Questo già è un elemento di protezione in sé ma ciò che lo rende ancora più protettivo il livello di barriera estremamente basso al 40% dello Strike iniziale, in altre parole il certificato rimborserà a prezzo pieno fino ad un ribasso del 60% del peggiori dei sottostanti, ossia le valutazioni possono anche più che dimezzarsi.

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Altri titoli bancari per un 9.5% ma con una bella protezione

Questa settimana si è iniziato a vedere un minimo rialzo di volatilità. Tutto sommato ancora poca cosa, ma comunque un indizio da tenere d’occhio.

Personalmente confermo di essere entrato su Enel proprio al prezzo indicato nel post precedente. Dopo di che tale supporto è stato infranto e probabilmente si arriverà a toccare 7,2€. Ad ogni modo, come già enunciato nel post citato, la mia posizione in questo caso è di lungo termine per cui oscillazioni di questa entità non mettono assolutamente in discussione i motivi dell’operazione.

Veniamo invece all’argomento di questa settimana. Iniziamo col dire che attualmente rimango ancora con una consistente parte di liquidità ed i nuovi acquisti sono rimpiazzi di prodotti scaduti. In particolare il certificate che presento questa settimana va a sostituire il prodotto presentato nel post Titoli finanziari francesi per oltre il 7%.

Vediamone subito le caratteristiche:

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Evitiamo di pagare più tasse del dovuto con plus valenze fino al 27% annuo

Partiamo da dove ci eravamo lasciati qualche giorno fa, quando ho aumentato di un’ulteriore quota il mio PAC sul certificate con airbag sui petroliferi DE000HV4EV50. Avevo chiesto se ci fosse qualcuno che volesse calcolare il punto di pareggio dato dal peggiore dei titoli (Repsol) dato il prezzo d’entrata di 714,95€. Sono molto contento che Marco abbia perfettamente azzeccato il risultato, significa che la “cultura” di utilizzo di questi strumenti inizia a diffondersi.

Vediamo come si affronta il calcolo:

Dato che RIMBORSO = NOMINALE X PREZZO SOTTOSTANTE / BARRIERA possiamo dire che: PREZZO SOTTOSTANTE = RIMBORSO / NOMINALE X BARRIERA = 714,95 / 1000 * 5,1696 = 3,696€.

Oggi invece vorrei soffermarmi su due aspetti dei certificate: l’efficienza fiscalità e la volatilità.

Partiamo dalla seconda: come avrete capito acquistare un certificate equivale a Continua a leggere…

La caduta degli dei. Come comportarsi quando tutto cambia

«E che cosa fa il santo nel bosco?» domandò Zarathustra.

Rispose il vecchio: «Io compongo canzoni e le canto; e quando le compongo, piango e mormoro: e in tal modo lodo Iddio.

Col cantare, piangere e mormorare lodo Iddio che è il mio nume. Ma che cosa ci rechi tu in dono?».

Poi che ebbe ascoltate queste parole, Zarathustra salutò il santo e disse: «Che cosa potrei io dare a voi! Ma lasciatemi partir presto, prima che vi tolga qualche cosa!».

E così si separarono, ridendo come due fanciulli.

Ma quando Zarathustra fu solo, così parlò nel suo cuore: «Sarebbe mai possibile! Questo vecchio santo nella sua foresta non ha saputo ancora che Dio è morto?».

Quello che avete appena letto è uno stralcio del primo capitolo tratto da Continua a leggere…

4 semplici idee per affrontare la volatilità dovuta al Covid-19

Questo post toccherà vari aspetti vista la gran confusione che regna sotto il cielo. Partiamo dal nostro Portafoglio Italia: la “resilienza” del Portafoglio Italia si è nuovamente manifestata mettendo a segno una performance positiva di +0,54% contro una negativa del FTSE-MIB di -0,38%. Il trend prosegue bene come potete notare Continua a leggere…

Strategia Reverse su Banco BPM per un 13%

Continua la buona intonazione dei mercati azionari ed anche quello italiano non fa eccezione. Il FTSE-MIB mette a segno un +1,59%, battuto, anche se di poco, dal Portafoglio Italia che fa +1,63%.

Dicevamo quindi che il trend rialzista sembra continuare indisturbato, ma sinceramente iniziamo a vedere un forte disallineamento tra i prezzi delle azioni ed i dati che provengono dall’economia reale. Abbiamo già accennato al comportamento degli insider nel precedente post.

La scelta del certificate di questa settimana è in linea con questa view e può fungere anche da parziale copertura di un portafoglio long.

Si tratta di un Continua a leggere…

Prendere profitto sulla posizione reverse di Juventus ed aprirla su Banco BPM

Settimana di stacco del dividendo per Fineco che con 0,303€ per azione porta il dividend yeild sul nostro prezzo di carico al 3,24%. Buone notizie anche per il nostro Portafoglio Italia che con un +0,49% ribalta la performance del FTSE-MIB che arretra del -1%. Proprio per questa extra performance accumulata da inizio anno stiamo pensando di effettuare una rotazione del Portafoglio Italia, ma vi daremo maggiori dettagli nei prossimi aggiornamenti.

Torniamo invece sulla serie di articoli finalizzati alla copertura del portafoglio azionario. Avevamo detto che Continua a leggere…

UBI Banca: una posizione contrarian dal 17% in quattro mesi e mezzo

Ieri abbiamo fornito un aggiornamento sui risultati superiori alle attese di un titolo presente nel Portafoglio Italia 2018 di Investment Engineering. Con l’occasione abbiamo anche aggiornato sia l’andamento del FTSE MIB (+0,48%) che del Portafoglio Italia 2018 (+1,16%) della settimana appena trascorsa. Le serie storiche di entrambi sono scaricabili qui.

Siamo molto felici sia che l’indice italiano mostri questa forza sia che il Portafoglio Italia 2018 finora abbia fatto meglio dell’indice stesso.

Allo stesso tempo non possiamo fare a meno di constatare che l’apprezzamento dell’indice è avvenuto in un tempo troppo breve e che quindi ci aspettiamo un imminente storno o fase laterale. Ciò non significa per altro che l’impostazione rialzista di fondo debba essere compromessa. Diciamo che ci aspettiamo più una pausa dal rialzo ininterrotto di inizio anno.

È questa l’ottica con cui proponiamo la seguente strategia.

La settimana scorsa, nel post su Azimut, abbiamo visto come funziona un Bonus Cap. Oggi utilizzeremo invece esattamente il suo contrario: il Reversed Bonus Cap.

In realtà, per coloro che ci seguono da un po’, questo tipo di certificato non è nuovo: ad esempio in Come ti strangolo la banca, abbiamo proposto una strategia che prevedeva l’acquisto di un Bonus Cap od un Cash Collect assieme ad un Reversed Bonus Cap. Tra l’altro ricordiamo che la strategia su Banco BPM è andata a buon fine e quella su BPER è ancora in essere e sta dando ottimi risultati.

Ma cos’è in sostanza un Reversed Bonus Cap? Si può spiegare in poche parole: esattamente come nel caso del Bonus Cap si ha diritto ad un bonus se alla data di scadenza di certificato il titolo non è MAI andato sotto un certo prezzo detto barriera, nel Reversed Bonus Cap avviene il contrario: si ha diritto al bonus se il titolo non è mai andato sopra un certo prezzo detto barriera. Continua a leggere…

Il punto sulle nostre strategie. 8/9 in profitto!

Oggi facciamo un check delle nostre strategie d’investimento. Anche se sono passati poco più di due mesi dal nostro primo post, si possono già tirare le prime somme.

Partendo dal primo appunto, siamo tornati più volte sulla nostra visione di bassa inflazione e l’obbligo da parte della BCE di continuare nelle politiche espansive. Un’ulteriore conferma la trovate qui bella fresca!

1 – ETF Obbligazionari

Non ci eravamo però limitati a fare considerazioni macroeconomiche astratte, ma dato consigli operativi coerenti con la nostra view indicando due ETF obbligazionari europei. Vediamo com’è andata:

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Come ti strangolo la banca

Strangolare una banca, sarebbe il sogno di molti farlo vero? Magari dopo esserlo stati, sarebbe bello restituire il favore strangolandola noi una banca. Mi dispiace deludere i più ma la strangolatura di cui andremo a parlare è una tecnica di trading… e comunque può servirci a toglierci qualche soddisfazione anche questa.

Questo post può essere considerato il naturale seguito di “Le banche continueranno ad essere in difficoltà… basta che non crollino in un colpo”. Sintetizzando avevamo affermato che la situazione nel comparto bancario italiano fosse caratterizzata da aspetti contrastanti che avrebbe mantenuto i prezzi in un trading range. Il nostro focus era stato poi indirizzato su due titoli specifici: Banco BPM e Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Vediamo quindi a distanza di circa due settimane come sono andate le cose. Partiamo con Banco BPM:

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